I vivi e i morti | Giuseppe Antonio Borgese
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collana: Kalispéra [doc]
note: introduzione di Gandolfo Librizzi
giugno 2018, pp. 408
11,5x16,5 cm., bross.
prezzo 14€
ISBN: 978-88-98447-45-9
I vivi e i morti è un classico della letteratura italiana del Novecento. Edito per la prima volta da Mondadori nel 1923 – pochi anni dopo il celebre Rubè – racconta la vicenda biografica di Eliseo Gaddi, intellettuale non più giovanissimo che, a seguito della prematura scomparsa del fratello maggiore di cui si sente responsabile, sceglie consapevolmente di rifugiarsi nella campagna padana e di vivere con l’anziana madre.
Il ritiro dal mondo, il rifiuto delle convenzioni sociali, della guerra e della barbarie del presente, la rinuncia all’amore e alle amicizie, l’aspirazione alla conquista di una rinnovata spiritualità: il romanzo di Borgese è un viaggio proteso verso
il sogno di una solitudine perfetta.
Apre il libro l’introduzione critica di Gandolfo Librizzi.
Giuseppe Antonio Borgese (Polizzi Generosa, 1882-Fiesole, 1952) è stato giornalista, critico letterario e uno dei principali scrittori degli anni Venti.
Dal 1931 visse negli Stati Uniti d’America da dove esercitò una costante militanza antifascista.
Oltre a I vivi e i morti, tra le sue opere principali si ricordano il romanzo Rubè (1921), considerato un classico della letteratura italiana, le raccolte di novelle La città sconosciuta (1925), Le belle (1927), Il sole non è tramontato (1929) e i saggi Atlante americano (1936) e Goliath, la marcia del fascismo (1937).
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